Uttern | Pagan Shamanic Music

Biografia

Da destra a sinistra:
DEBORAH OLIVO - Fiati, cornamusa, cori
DENISE CANNAS - Voce, tamburi
SYBELL (CRISTINA SPADOTTO) - Chitarra, cori
GIOVANNA RADOS - Violino, cori
SERENA DURÌ - Batteria, percussioni, cori

Uttern è una realtà unica nel panorama italiano ed europeo, un gruppo di donne che attraverso la musica vuole riconnettersi all’antica spiritualità millenaria dell’Europa pagana. Uniscono solennità e celebrazione in un un potente mix di musica pagano-sciamanica. In questi anni hanno guadagnato l’attenzione e l’affetto di migliaia di fan, suonando nei più grandi festival italiani di musica celtica quali il Montelago Celtic Festival, Monterenzio Celtica, Bundan, Triskell e molti altri. Il loro successo nasce dalla genuina connessione con il femminile sacro, la Madre Divina e l’antico sentire dell’Europa Pagana, che il pubblico vive e fa vibrare dentro di sé in ogni spettacolo. “Uttern” significa “lontra”, un animale che per diverse culture antiche rappresentava l’energia divina femminile celebrativa. La loro essenza si connette a questo, alla capacità di fluire con delicatezza e forza al contempo, portando una spiritualità che celebra pienamente la vita, unendo presenza e solennità a condivisione e gioco. Il loro concerto è un grande rituale musicale, dove dove gli elementi acqua-fuoco-terra-aria si uniscono al quinto, lo Spirito. La musica, la sacralità e la danza diventano un tutt’uno, a volte vorticoso, a volte mistico, col fine di celebrare la Vita in tutta la sua pienezza. Dopo l’atteso primo EP Gudinna, uscito nel 2018, nel 2023 esce il loro secondo lavoro discografico, Mediterra.

Le anime della tribù Uttern

Benvenuti nel cuore pulsante del nostro rituale: questa pagina è dedicata alle anime che compongono la tribù Uttern. Ognuna di noi porta un dono unico, un’energia distinta e complementare. Come lontre che fluiscono tra gli elementi, ci muoviamo tra mondi, tradizioni e suoni, creando un ponte tra l’antico e il contemporaneo. La nostra sorellanza non è solo musicale ma profondamente spirituale, un legame che trascende il tempo e lo spazio, connettendoci con le nostre antenate e con voi che condividete il nostro viaggio.

In queste pagine potrete conoscere i percorsi individuali che ci hanno portate a unirci. La musica è il nostro veicolo sacro, il modo in cui condividiamo la nostra connessione con l’essenza divina che permea ogni cosa. Siamo anime in cammino, unite nella celebrazione della vita con solennità e gioia. 

DENISE

Voce, tamburi

Frontwoman del gruppo, Denise Cannas è uno spirito che cammina tra i mondi. Ha scelto il nome “Uttern” poiché esso è il suo nome tribale nel Clan a cui appartiene e di cui è portavoce. Qualcuno la definisce sciamana, ma lei preferisce definirsi semplicemente “anima in Servizio”.

Fin da piccola ha manifestato dei talenti molto particolari. Nata in una famiglia dove la ricerca spirituale non era considerata, fin dai primi anni della sua vita ha avuto ricordi di altri tempi e luoghi, cosa che trovava impreparato chiunque nel contesto in cui viveva. Poi però a 13 anni, quando afferma consapevolmente che queste erano memorie di altre vite e non fantasie, i suoi familiari comprendono che si trattava di una presa di coscienza autentica, che inquadrava tutti gli episodi che fin da bambina erano “anomali”. Inizia quindi a 14 anni a cercare risposte, sia in modo spirituale che scientifico, e gli avvenimenti definibili paranormali aumentano portandola ad avere molte persone quotidianamente a chiederle consigli spirituali.

Appena compiuti 18 anni parte per il suo primo viaggio in India, vivendo in monasteri di diverse religioni, tra cui ashram, induisti o shivaiti, e per un periodo a Dharamshala (l’attuale residenza del Dalai Lama), per poi fare esperienze molto forti con gli sciamani andini in Perù e con sciamani della tradizione nativa americana. Oltre allo studio della reincarnazione con medici e scienziati di fama internazionale, per lei era importante trovare il filo conduttore che univa la lucentezza delle anime speciali che aveva incontrato in ogni cultura, Maestri e Maestre di varie religioni e spiritualità, dai nativi ai lama tibetani, dai francescani alle donne di medicina sarde, sue antenate, per tornare alla fine alle radici dell’antica spiritualità europea a cui appartiene e si sente legata, specialmente nella connessione con la Dea Madre.

Al giorno d’oggi, oltre a portare questa spiritualità in musica assieme alle Uttern, Denise tiene consulenze individuali, seminari e corsi di crescita personale in varie regioni d’Italia e ha creato a Trieste il “Centro Deva” di cui è la proprietaria, un centro multifunzionale per il benessere della persona dove ospita attività esterne oltre alle sue sessioni private e di gruppo. Il suo curriculum si è arricchito negli anni e, oltre alla formazione di Counselor ottenuta a Dharamsala, nel 2012 si è laureata in Culture e Lingue Orientali all’università Cà Foscari di Venezia. Ha continuato poi con un percorso di formazione di otto anni in costellazioni familiari, prima con Marco Massignan col metodo delle Costellazioni Rituali® e poi con Janine Van Der Merwe col Metodo Jan® per la risoluzione dei traumi a rilascio corporeo. Collabora con medici, psicologi e altri professionisti con le tecniche che ha perfezionato negli anni e con la SBRG (Super Brain Research Group) diretta dal Dott. Paolo Debertolis come ricercatrice e consulente.

SYBELL

Chitarra, voce

Per Sybell l’arte è trasformazione. Per lei la musica e la scrittura sono mezzi straordinari che danno un senso altro al bagaglio di esperienze, pensieri ed emozioni che portiamo con noi. L’arte, nella sua visione, è una risorsa da condividere: con questo intento nutre ogni giorno la molteplicità di attività in cui è coinvolta, riflettendo così il suo animo poliedrico e curioso.

Il cammino spirituale di Sybell si è manifestato sin dall’infanzia attraverso una profonda curiosità, tesa alla ricerca profonda del significato dell’esperienza umana. Questo percorso l’ha portata a esplorare molteplici discipline negli anni: dallo studio delle lingue antiche nordiche e celtiche all’immersione nella mitologia di diverse culture, dall’interesse per la psicologia alla scoperta delle tradizioni spirituali dell’Europa antica e delle religioni orientali. Laureata in Lettere e Filosofia, Sybell ha intrecciato la sua formazione con un profondo percorso spirituale, che trova espressione naturale nella sua musica con le Uttern.

L’insegnamento della chitarra rappresenta per Sybell una vocazione autentica, un’occasione preziosa di condivisione e crescita. La sua passione per questo strumento l’ha portata ad approfondire numerosi generi musicali e a conseguire diplomi in chitarra elettrica, tra cui quello all’RGA di Donato Begotti.

La creatività di Sybell si esprime attraverso tre progetti musicali principali: il suo progetto solista Sybell, gli Invisible Wave e le Uttern. Pur nelle loro peculiarità, questi progetti condividono un focus sulla spiritualità e la crescita personale. Entrando nelle Uttern ha trovato una profonda risonanza con la sua ricerca spirituale. La connessione con le altre musiciste ha permesso a Sybell di vivere esperienze significative che hanno arricchito enormemente il suo percorso interiore. Attraverso i rituali musicali delle Uttern, celebra la connessione con la natura, gli elementi e l’amore per le tradizioni pagane antiche, portando un messaggio di liberazione spirituale dove sacralità e gioia si fondono in un’unica espressione di vita.

DEBORAH

Fiati, cornamusa, voce

Deborah ha una personalità multiforme e poliedrica che la rende indispensabile nel gruppo Uttern, sia dal punto di vista musicale che da quello artistico. La leggenda vuole che sia apparsa in sogno ad alcune delle componenti prima del suo arrivo, tanto da farla sembrare quasi “predestinata” a far parte delle Uttern. Ha portato con sé non solo la sua abilità di suonare la cornamusa e gli strumenti a fiato, o di cantare con un’ampia estensione vocale, ma anche il suo percorso spirituale personale, che si esprime anche attraverso le sue creazioni di oggetti rituali usati durante i concerti.

Già all’età di 11 anni capisce che uno dei suoi più importanti destini nella vita sarebbe stato suonare la cornamusa. Per mancanza di strumenti presenti sul territorio veneziano dove lei viveva, è costretta ad aspettare qualche anno per poter commissionare la costruzione della sua prima cornamusa e, una volta ricevuto lo strumento, fonda in poco tempo un gruppo di musica medioevale-barbarica composto da cornamuse e tamburi, i “Sylvanus”, con cui si esibisce fino al 2015. Oltre alla cornamusa, Deborah suona il flauto dolce, flauto dolce-contralto, tin whistle, selje floyte e tamburo sciamanico.

Nonostante la sua provenienza culturale fosse di origine cristiana, dopo alcuni studi fatti su queste basi, inizia fin da ragazzina ad approfondire altri tipi di spiritualità, senza però mai chiudersi in alcuna credenza o fede in particolare. Inoltre, il suo approccio allo studio è attento nel valutare l’autenticità delle esperienze sensoriali che riguardano il mondo spirituale, avendo anche una mente razionale e scientifica. Fra i suoi studi giovanili si concentra in particolare su: buddhismo, animismo e sciamanesimo, con particolare attenzione per quello Boreale. Quando scopre lo sciamanesimo Lappone-Finlandese si innamora della tipologia di canto chiamata Yoik, che ora utilizza con le Uttern all’interno di alcuni brani.

Oltre a quello di diventare cornamusista, Deborah da sempre ha un altro grande sogno: quello di lavorare con la morte. La sua professione oggi, infatti, è proprio quella di tanatoesteta e operatrice funebre, e consiste nel prendersi cura dei defunti e ‘accompagnarli’ nell’aldilà. La sua personalità gioiosa e solare è infatti in netto contrasto con la profonda e incorreggibile malinconia del suo animo. Da sempre si riconosce appartenente alle energie della ‘luna nera’, e affascinata dal grande mistero, ha fatto del tema della morte un’immensa passione, e ciò si ripercuote anche nelle sonorità con cui contribuisce alla produzione delle melodie nei brani delle Uttern. Con le altre musiciste del gruppo Uttern ha trovato una famiglia d’Anima in cui tutti gli aspetti della sua interiorità possono esprimersi al meglio, e loro hanno trovato in lei una vera e propria sorella di antica data.

SERENA

Batteria, voce

Serena Durì nasce da genitori musicisti e fin da piccola sente che le percussioni sono la sua strada. Incomincia a studiare batteria e dopo qualche anno decide di approfondire la sua formazione prima al conservatorio J. Tomadini di Udine e successivamente al Conservatorio G. Tartini di Trieste, dove consegue la laurea triennale in strumenti a percussione. Parallelamente al percorso classico, continua a studiare batteria con diversi maestri e, grazie a numerosi seminari e masterclass, sperimenta nuove sonorità che spaziano dall’esotico all’innovativo.

Volendo condividere le emozioni che la musica e i suoi strumenti le regalano, inizia a dedicarsi anche all’insegnamento in varie scuole e, dopo aver suonato con numerose formazioni orchestrali, nel marzo 2017 conosce le Uttern ed entra a far parte del gruppo. Si sente da subito coinvolta e a proprio agio con loro come fossero sorelle. Loro le parlano di quella natura sacra che lei vive nel rapporto con la montagna, in cui le camminate o l’arrampicata diventano momento di meditazione e profonda connessione. La stessa esperienza, unita alla possibilità di esprimere una parte di sé, è alla base dell’amore per la musica e per gli strumenti che suona. In questo modo coltiva la sua dimensione spirituale cercando di cogliere l’essenza e l’importanza di ogni piccola cosa.

GIOVANNA

Violino, voce

Giovanna Rados è violinista e corista del gruppo Uttern. Figlia d’arte, la sua passione per la musica e l’amore per il violino e per il canto vengono coltivate fin dall’infanzia e la portano a prender parte a diverse collaborazioni di differenti generi.

Con anni di esperienza e una formazione musicale classica al conservatorio di Trieste, ama sperimentare con un progetto di cantautorato al femminile trovandola alla voce e alla chitarra.Fa della musica la sua vita e ne condivide le emozioni con il pubblico, dal palco allo studio di registrazione.

Sempre alla ricerca di nuove sfide e nuove opportunità, Giovanna trova con le sue sorelle Uttern una nuova dimensione che porta la musica ad essere condivisione, spiritualità e gioia.

"La ciclicità non prevede di tornare allo stesso punto. Non è statica. La ciclicità ci chiede di danzare con i movimenti della natura, fuori e dentro di noi, in un divenire evolutivo."

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